QUEL CHE È STATO E QUEL CHE SARÀ

Di ogni anno salutiamo i “se” e i “ma”.

Di ogni anno salutiamo i giorni, la loro luce, il loro buio.

Di ogni anno salutiamo così le attese e le disattese come le conquiste e le rinunce, salutiamo gli umori che hanno scaldato o raffreddato le ore.

Di ogni anno permane in noi l’odore dei giorni, il colore del vissuto negli occhi e nella memoria i ricordi si ricolmano di immagini.

Ogni anno una fotografia della nostra esistenza che ci vede più maturi, più ingrigiti, comunque più ricchi di sentimenti, di presenze, di esperienze, di affetti.

L’attesa del nuovo anno ci vede prodighi di buoni propositi e nell’attesa vorremmo che il nuovo sia pregno delle cose più belle, desideriamo che il brutto non suoni alla nostra porta, vorremmo che ogni giorno sia illuminato dalla luce del bene e mai ottenebrato da un oscuro male.

Non possiamo certo cambiare l’evolversi del tempo che ci appartiene, ci tocca e ci sfiora, non possiamo certo mutare la scansione degli eventi che ci accompagneranno lungo il cammino dell’avvenire.

Noi siamo solo gli attori, protagonisti o meno, di questo mondo che ci appartiene, che abitiamo, che condividiamo.

Non possiamo far altro che con-correre nel succedersi dei giorni siano essi benevoli, siano essi meno magnanimi.

Ecco allora l’augurio che rivolgo a me, a te, a tutti è che i nostri occhi siano sempre pronti alla meraviglia, il nostro cuore faccia spazio per ospitare la gioia, la speranza riconquisti il nostro ardore e il coraggio dell’amore sia l’arma migliore per la felicità di ognuno.

AUGURI

Achille, 31.12.2023

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